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Gesuiti News

Anime di fuoco


Carissime e carissimi,

innanzitutto un pensiero e una preghiera particolare per chi sta vivendo momenti difficili personalmente, in famiglia o comunità.

Mentre si avvicina il Natale vi propongo di lasciarci accompagnare da questi tre punti degli Esercizi Spirituali di sant’Ignazio:

«Propriamente parlando, il colloquio si fa così come un amico parla a un altro» (EESS 54).

«Considerare il compito di consolatore che Cristo nostro Signore svolge, paragonandolo al modo con cui gli amici sono soliti consolare gli altri» (EESS 224).

«L’amore consiste nella comunicazione reciproca, cioè nel dare e comunicare l’amante all’amato quello che ha, o di quello che ha o può, e così a sua volta l’amato all’amante» (EESS 231).

Probabilmente si potrebbe individuare un’evoluzione nell’esperienza della consolazione: chiamati ad essere amici del Signore e nel Signore e progressivamente amanti del Signore e nel Signore. Qui sembra condurci Gesù attraverso la sua opera di consolatore. E forse possiamo trovare qui il senso più profondo del nostro impegno come accompagnatori e accompagnatrici spirituali, guide di Esercizi, persone che in vario modo sostengono e promuovono la grande varietà di proposte della rete CIS.

Che tutti noi, singolarmente e insieme, nei territori, o nei centri di spiritualità, nelle associazioni o in equipe temporanee, in famiglia e nel lavoro, negli ambienti ecclesiali o lungo la strada, possiamo essere segno di consolazione, amici, amanti. Che questo “Cuore” si esprima in tutto quello che facciamo: custodiamolo e lasciamolo vivere in noi e tra noi.

Maria, Madre di Gesù, ha fatto questo percorso, diventando amica di suo Figlio e per grazia nuova Eva, “nostra Signora”, amata e amante del nuovo Adamo, “nostro Signore”.

In questo tempo così difficile e complicato, nella gioia o nel dolore, nella salute o nella malattia, nella ricchezza o nella povertà, sentiamoci profondamente e radicalmente immersi in questo vortice d’amore, abbracciati da Gesù e Maria che ci consolano e ci fanno sentire la bellezza del futuro che già viviamo e che ci attende. E che ci spinge a dire: «Prendi, Signore…» (EESS 234).

Con tutta la mia stima, amicizia e amore nel Signore!

Buon Natale e felice Anno Nuovo!

Paolo Monaco SJ

Un piccolo regalo: Lanciati all’infinito

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